“Sognai l’altra notte che ritornavo a Manderley.” Manderley, quella casa da sogno, con le sue ampie sale, le eleganti decorazioni, i colorati giardini. Mi sono addentrata a Manderley con la protagonista, novella sposa di Maxim de Winter e colpevole, forse, di un matrimonio troppo affrettato. Maxim non sembra ancora aver superato la perdita della sua ex moglie, Rebecca. L’affascinante Rebecca, la donna determinata e sicura di sé ammirata e stimata da tutti, l’organizzatrice delle feste più sfarzose. La Rebecca che…
L’età dell’innocenza: la società newyorchese dell’Ottocento descritta da Edith Warthon
Una New York idillica, fatta di famiglie perfette, ville enormi e agghindate, cene di lusso, spettacoli dell’Opera. Una New York che dietro tutto questo, però, nasconde ben altro: falsità, pregiudizio, convenzioni antiquate e obsolete. È in questo scenario che si snoda la storia d’amore fra i due protagonisti: Newland Archer, avvocato di successo appena affacciatosi all’età adulta e in procinto di sposarsi, e la contessa Ellen Olenska, cugina della futura moglie di Archer, sposata con un uomo crudele e fedifrago,…
Trovo che sia difficile parlare di un capolavoro come questo, di un romanzo così vasto e che tocca così tante tematiche. Considerando poi che per me è stato il mio primo approccio a Lev Tolstoj, diventa ancor più complicato. Ho provato a esprimere ciò che mi ha trasmesso, per quanto sia riduttivo parlarne in così poco spazio. Qualche accenno di trama Anna, sposata con Alexej Alexandrovich con il quale vive a Pietroburgo, si reca a Mosca dalla cognata Dolly per…
“Emma Woodhouse, bella, intelligente e ricca, con una casa confortevole e un carattere allegro, sembrava riunire in sé il meglio che la vita può offrire, e aveva quasi raggiunto i ventun’anni senza subire alcun dolore o grave dispiacere.” Sicura di sé e delle sue idee, grazie anche alla man forte datagli dal padre e dalla signorina Taylor, sua governante, Emma è una donna ribelle e anticonvenzionale che, al contrario della sorella e di gran parte delle sue coetanee, non è…
Sono passati due mesi da quando ho iniziato questa lettura e, arrivata all’ultima pagina, mi è sembrato di dovermi separare da amici che conoscevo da tempo, e a cui mi ero affezionata. Leggere David Copperfield è stato un viaggio intenso e totalizzante. Conoscerlo fin dalla sua nascita, la sua infanzia felice con la mamma Clara e la bambinaia Peggotty spezzata dal matrimonio della madre con il crudele Mr Murdstone, che lo manderà in un collegio dalle regole rigidissime prima e…
Nella stanza chiusa: nostalgia e dolcezza nella penna di F. H. Burnett
La maggior parte di noi conosce la Burnett per i suoi scritti più celebri, come Il giardino segreto o La piccola principessa (che ho amato tantissimo anche io, da bambina), ma anche qui, “Nella stanza chiusa”, vi è un tesoro nascosto da non sottovalutare. Scritto nel 1904 e pubblicato in Italia nel 2020 da Caravaggio Editore per la collana Classici Ritrovati curata da Enrico De Luca, “Nella stanza chiusa” tratta di una storia di fantasmi, una storia dolce e malinconica.…
Siamo tutti uguali […] fra le mille maniere di fare un’azione, scegliamo sempre istintivamente la peggiore. Una famiglia in declino Protagonisti del primo romanzo di Alberto Pincherle – che userà poi il cognome Moravia ricavandolo dalla nonna paterna – sono i membri della famiglia medio-borghese degli Ardengo: la vedova Mariagrazia e i suoi figli poco più che ventenni, Carla e Michele. Residenti in una villa e ormai costretti a campare di rendita, questi sono soggiogati dall’arrivista senza scrupoli Leo Merumeci,…
La Sicilia sotto un’altra luce Il giorno della civetta, pubblicato da Einaudi nel 1961, costituisce il primo esempio letterario di denuncia sociale, il primo romanzo che vuol far luce su quel male da cui la Sicilia – e l’Italia tutta – è afflitta: la mafia. Il titolo, che prende spunto dall’opera di Shakespeare Enrico VI – “…come la civetta quando di giorno compare”, passo che fa da epigrafe al romanzo – è già una metafora della mafia: una mafia che…
Il dolore della guerra Il romanzo della guerra, della resistenza, del disagio: questo è ciò che rappresenta La casa in collina, scritto nel 1948, periodo della maturità di Cesare Pavese. Ambientato nella Torino del 1943, all’epoca della repubblica di Salò e delle prime lotte partigiane piemontesi, esso narra la storia del protagonista Corrado, insegnante quarantenne che, nel tentativo di sfuggire agli orrori della guerra, si rifugia in una villa in collina, accudito da due donne: Elvira, zitella quarantenne segretamente innamorata…
E il lungo bacio che si dettero sulla bocca, in mezzo a tutte quelle sudicerie, fu come una prima caduta nel lento degradarsi della loro vita. Il settimo volume de I Rougon-Macquart Lo scannatoio – L’assommoir, nome che va a designare la bettola dove si beve l’assenzio – è il settimo libro dell’imponente ciclo dei Rougon-Macquart, che vede come protagonisti Gervaise Macquart, il marito Coupeau e l’amante Lantier. Per chi si trova al primo approccio con lo scrittore francese, Lo…