Immaginate l’estate, col suo sole cocente. Immaginate una torre in riva al lago, circondata dalle campagne.
Immaginate una famiglia, degli amici, che si riuniscono lì e affrontano la calura della stagione raccontandosi, sera dopo sera, storie di fantasmi.
La voce narrante di Olga, che presenta la storia principale e narra intrighi, amori proibiti o mai nati, fra i partecipanti a questa fuga boccaccesca, si alterna alle storie narrate dai singoli personaggi, intervenendo di tanto in tanto con le sue riflessioni, considerazioni, ricordi.
È un ricordo, infatti, quello che ci narra Olga: un ricordo in cui se ne intersecano altri, una memoria estrapolata dal diario degli appunti che prende ogni giorno, in quanto romanziera di professione e si prende la libertà di ricreare, abbellire, correggere.
E se è vero che il file rouge di queste storie – sia quelle raccontate dai personaggi, sia la trama principale narrata da Olga – è costituito dall’orrore, il sovrannaturale, le presenze, è anche da notare il fatto che ognuna di esse si differenzia dall’altra per ispirazione, cultura, persino registro linguistico.
Non è un caso se Olga decide di raccontarci le memorie proprio di quell’estate, del 2002.
Scopriremo infine quanto di più profondo è legato a quel ricordo, quanta importanza abbiano rappresentato per lei quella casa, quelle persone.
Era da tempo che avevo questo titolo in coda nella mia wishlist e sono contenta di averlo recuperato. Non solo l’ambientazione, ma anche la prosa dell’autrice contribuisce a rendere magiche le atmosfere, ad acuire quel fascino remoto, ad ammaliare con la sua eleganza.
Dettagli libro
Titolo: Care presenze
Autrice: Sandra Petrignani
Editore: Neri Pozza (ora disponibile in edizione BEAT)
Pagg: 384
Prezzo: 11€ (ed. BEAT)
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