Sotto il sole cocente di agosto, a Tōkyō, Atsushi e Mizuki svolgono il loro consueto lavoro: riforniscono le “jidōhanbaiki”, i distributori automatici che in Giappone si incontrano ovunque in strade, hall di alberghi, scuole.
Per entrambi non è una giornata come tutte le altre: per Mizuki è il suo ultimo giorno di lavoro, che vuole a tutti i costi terminare entro le 18; Atsushi, invece, si troverà a ripercorrere la storia del proprio matrimonio ormai agli sgoccioli, essendo prossimo al divorzio.
Le domande di Mizuki infatti gli faranno rivivere la sua storia fin dagli albori, quando lui e l’allora fidanzata Chieko erano giovani dalle alte ambizioni, dalle forti speranze. Il passato accomuna i due protagonisti: anche Mizuki è reduce di un divorzio, anche lei si è ritrovata, improvvisamente, sola.
Itō Takami, vincitore con questo breve romanzo del Premio Akutagawa nel 2006, crea uno spaccato di vita quotidiana in cui, attraversando uno dopo l’altro i quartieri di Tōkyō, si ripercorre anche quella che è la storia di un matrimonio finito male, mettendo in evidenza quanto il dialogo, la responsabilità, il compromesso siano importanti in tutti i rapporti umani; in cui non manca, comunque, la speranza che quella fine incombente e forse inevitabile non arrivi.
La brevità del romanzo (solo 83 pagine!), la sua semplicità, la prosa lineare e priva di fronzoli rendono la lettura scorrevole, le descrizioni vivide riescono a trasportare il lettore fra le strade di Tōkyō, a osservare e seguire da vicino la giornata di lavoro dei due colleghi, con la sensazione che forse, alla fine, due persone così simili nella loro solitudine riescano insieme a ritrovarsi. Però…
Non ho trovato molto di impatto la storia di Atsushi, non sono riuscita a inquadrare bene il personaggio di Mizuki… Nonostante le buone premesse, insomma, purtroppo non mi ha lasciato molto.
Dettagli lilbro
Titolo: Abbandonato sulle strade di agosto
Autore: Itō Takami
Traduttore: Massimo Soumaré
Editore: Edizioni Lindau
Pagg.: 83
Prezzo: 14€
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