2 In Narrativa straniera contemporanea/ Recensione

A proposito di mia figlia: due generazioni che si scontrano

Due generazioni a confronto, due generazioni che si scontrano. Niente di nuovo, penserete.

Eppure A proposito di mia figlia è un romanzo che riesce a scuotere come pochi.

Da un lato la madre, un’anziana donna che vive di stenti, lavorando in una casa di riposo dove si prende cura della vecchia Jen, affetta da Alzheimer; dall’altro sua figlia, che conosciamo come Green, che a trent’anni non ha ancora un lavoro stabile e, cosa ancor più “grave”, da sette anni ha una relazione con una donna.

Eppure non ho mai saputo quanto è lontano e come è fatto, il loro mondo: su questo non ci piove. E ora mi è chiaro. Occupano il centro esatto della vita. Né illusioni, né sogni: hanno i piedi ben piantati in un terreno fermo. Come me. Come gli altri. Vivono nel nucleo terrificante e crudele della vita. E da lì, cosa vedano queste ragazze, cosa cerchino di vedere, e se lo vedranno, io non riesco nemmeno a ipotizzarlo.

Due donne che vivono e pensano all’opposto: una che si strugge per il dolore provocatole dalla figlia, che desidera ardentemente di svegliarsi da quell’incubo, l’altra che si batte per l’inclusione, per quei diritti che vengono ancora oggi negati.

Il fatto che sia la madre a raccontarci la storia, il fatto che siamo portati a vedere le cose dietro quell’alto muro delle convenzioni, è capace di generare rabbia, angoscia, sì, ma anche compassione, per una donna così semplice, modesta, che tutto ciò che vorrebbe per la figlia è un futuro che sia degno, in qualche modo.

Una madre che è spaventata: della vecchiaia, della solitudine, di tutto ciò con cui ha a che fare ogni giorno per il suo lavoro.

Come fare a farle capire che sua figlia non fa nulla di male? Come fare a farle aprire gli occhi per vedere che avere una persona a fianco, una persona che ci rende felici, a prescindere dalla nostra sessualità, è già per noi una strada per portarci verso quel futuro degno?

Immagino la madre di Green come le madri di tanti ragazzi della nostra generazione.

Immagino quanto possa esser difficile dover fare i conti con una realtà così “diversa”, doversi allontanare da convinzioni con cui siamo cresciuti.

Immagino però anche la sofferenza di chi è dall’altra parte, di chi ha paura, di chi si sente sbagliato, di chi viene ripudiato, e la necessità di una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle persone che ci circondano. Solo con la consapevolezza si può arrivare all’accettazione.

A proposito di mia figlia è una lettura attuale e universale. È una lettura densa di spunti di riflessione, spesso difficili da affrontare.


La bambina cresciuta e concepita dentro di me, sangue del mio sangue, forse è la persona più lontana da me al mondo. Per come sono fatta io, forse è una persona del tutto incomprensibile. Vorrei chiederle se veramente, ma veramente è ciò che vuole: una relazione senza figli, un rapporto sterile in cui non si può costruire alcunchè, una vita che resta eternamente incompleta, e le conseguenze: il disprezzo e gli insulti della gente che la seguiranno come la sua ombra, irriducibili. Il peso delle umiliazioni e il senso di vergogna che dovrà sopportare. E tu desideri tutto questo? Sul serio?

Dettagli libro

Titolo: A proposito di mia figlia
Autrice: Kim Hye-Jin
Traduzione: Lia Iovenitti
Editore: Mondadori
Pagg.: 144
Prezzo: 17,50€
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  • Lia Iovenitti
    Aprile 9, 2023 at 2:06 pm

    Grazie per la bella recensione!

    • ross.parliamone
      Aprile 25, 2023 at 9:40 am

      grazie a lei 🙂