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Cena per sei, recensione del libro di Lu Min

Ogni sabato sera, due famiglie abitanti in una zona industriale si riuniscono per la cena.

Sono quelle dei vedovi Su Qin e Ding Bogang, con i loro rispettivi figli.

Il piccolo Bai, a causa del suo corpo paffuto, ha poca fiducia in se stesso e resta sempre in disparte; Lan si butta a capofitto nello studio per realizzare le sue ambizioni; Chenggong, il “bambino prodigio” si perde nei suoi discorsi sul vetro e le sue proprietà; Zhenzhen ha spesso un modo di fare un po’ sciocco e infantile.

Su Qin è una madre amorevole, ma non riesce a lasciar andare il ricordo del defunto marito; il suo amante Bogang, invece, è trasandato e schiavo dell’alcol. La relazione fra i due non durerà molto, ma qualcosa terrà legate per sempre le loro famiglie, nel bene e nel male.

Cena per sei è un romanzo corale: fra sbalzi temporali e spaziali, ogni capitolo ci racconta la storia di uno dei sei personaggi, svelandone al lettore il profilo psicologico, le loro emozioni e motivazioni. 

È una saga familiare che copre un arco di tempo abbastanza lungo – più di una decina d’anni – e in cui vediamo i protagonisti realizzare i loro sogni, rattristarsi dei loro fallimenti, mentre il paesaggio sullo sfondo si trasforma, si evolve, per non tornare mai più come prima.

E i cambiamenti non riguardano soltanto l’ambientazione: insieme a questa cambiano le persone, cambiano i rapporti; si svelano verità mai dette, vengono a galla piccole (e grandi!) bugie, portando i protagonisti a fare i conti con un futuro diverso da quello che si aspettavano.

L’autrice Lu Min ci regala una storia articolata ma magistralmente costruita, una storia narrata con delicatezza e ironia che mai sfocia nel banale. Una storia sorprendentemente avvincente che vi conquisterà.

Dettagli libro

Titolo: Cena per sei
Autrice: Lu Min
Traduzione: Natalia Francesca Riva
Editore: Orientalia Editrice
Pagg.: 392
Prezzo: 20€
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