In Narrativa straniera contemporanea/ Recensione

Ragazza, donna, altro: romanzo poliedrico, anticonvenzionale, necessario

Dodici donne, dodici vite diverse, dodici voci differenti.

Donne nere o di sangue misto, donne lesbiche, eterosessuali o persone non binary, donne giovani, vecchie, credenti o atee, progressiste o conservatrici, sposate, vedove, single.

Donne che costruiscono la propria vita partendo da zero, che cercano di riconoscere la propria identità in una Londra cosmopolita e conservatrice al tempo stesso, una Londra che pone a queste donne sfide più o meno difficili, a seconda del periodo storico che in cui si ritrovano.

La prima che conosciamo è Amma Bonsu, aspirante regista teatrale, lesbica e nera, e pare che sia proprio intorno al suo debutto al National Theatre che ruotano le successive storie. Conosciamo sua figlia Yazz e il suo desiderio di ribellione, la sua migliore amica Dominique e la sua fuga da una relazione tossica.

In tanta diversità e ricchezza troviamo però un punto in comune fra loro: l’imperfezione.

Donne comuni con le proprie debolezze, donne che hanno compiuto o continuano a compiere degli sbagli, che hanno imparato dall’esperienza a rialzarsi, ad andare avanti; donne che potremmo amare o odiare; donne che sono, prima di tutto, esseri umani.

nessuno raccontava a gran voce di essere cresciuto in un palazzone di trenta e passa piani delle case popolari con una madre vedova che lavorava come donna delle pulizie
nessuno raccontava a gran voce di non essere mai andato in vacanza in vita sua, neanche una volta
nessuno raccontava a gran voce di non aver mai preso un aereo, visto uno spettacolo a teatro o il mare, o mangiato in un ristorante, di quelli coi camerieri
nessuno raccontava a gran voce di sentirsi troppo brutto scemo grasso povero o semplicemente fuori luogo, fuori contesto, un pesce fuor d’acqua
[…]
c’è qualcuno per ognuno di noi a questo mondo

Un romanzo poliedrico, dal punto di vista anticonvenzionale, dai temi eterogenei e mai scontati; un romanzo che è un inno al femminismo e all’intersezionalità, che è valso alla sua autrice il Booker Prize nel 2019 – prima donna nera a ottenerlo.

Un romanzo che pare scritto di getto, data anche l’assenza di punti, e che di getto vuole parlare al mondo di quanto sia importante riconoscere, accettare, condividere.

Dopo un inizio col botto, una parte centrale che stavo trovando un po’ monotona, a lettura conclusa mi sento in dovere di consigliarvelo: perché in qualche modo mi ci sono affezionata, a quelle protagoniste; perché sarei ancora curiosa di sapere cosa ne sarà di loro, quali saranno le loro decisioni in futuro, le loro vittorie, i loro sbagli.

Megan era in parte etiope, in parte afroamericana, in parte del Malawi e in parte inglese che a suddividerla così suonava strano, perché di base era semplicemente un essere umano tutto intero

Dettagli libro:

Titolo: Ragazza, donna, altro
Autrice: Bernardine Evaristo
Traduzione: Martina Testa
Editore: Edizioni Sur
Pagg: 520
Prezzo: 20€ (cartaceo)
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