In Cina e Giappone in Libri/ Recensione

Su Tong e i suoi Racconti fantastici

Racconti fantastici, pubblicato da Elliot Edizioni nel 2017, è una raccolta di racconti dell’autore cinese Su Tong, famoso al pubblico per il romanzo Mogli e concubine (1990) da cui è stato tratto il film Lanterne Rosse (1991), diretto da Zhang Yimou.

Gli otto racconti della raccolta sono stati scritti tra il 1989 e il 1999, un periodo di vera e propria rinascita per la letteratura cinese: in seguito agli anni di chiusura e censura letteraria del maoismo, e a una maggiore apertura alle influenze straniere, si assiste alla fioritura di nuove tendenze e all’affermarsi di una nuova generazione di scrittori, di cui fa parte lo stesso Su Tong.

Le tematiche

L’autore, però, si discosta dai temi più in voga in quegli anni, ovvero quelli della storia e della ricostruzione degli eventi: i suoi scritti sono ambientati in villaggi sperduti e zone dimenticate, in cui quel tragico passato fa da sfondo ma non da filo conduttore delle vicende.

La caratteristica dei racconti di questa antologia, come si intuisce dal titolo, è la presenza, più o meno marcata, dell’elemento del soprannaturale. Questo si presenta come risultato di una violazione di regole prescritte – come nei racconti Il compimento del rito, Carte ritagliate, Farfalle e weiqi, Il bambino gigante – o semplicemente come l’apparizione di qualcosa di estraneo alla realtà – come ne Il cibo dell’angelo, Lo spirito del fiume. L’elemento della morte, invece, è quello che caratterizza i racconti Yingtao, Ciliegia e Dite che sono andato via con la gru bianca.

I racconti

Ne Il compimento del rito, il protagonista è uno studioso che si reca in un villaggio per compiere delle ricerche su un vecchio rito locale, in cui rimarrà quasi coinvolto per la sua insistenza.

In Carte ritagliate, il fantasma di una ragazza morta durante la guerra sino-giapponese appare al protagonista per invitarlo a bruciare delle carte ritagliate usate nel rito dei defunti per portarlo alla guarigione dalla sua malattia.

In Farfalle e weiqi, un entomologo si reca in un villaggio per osservare una particolare specie di farfalle, ed è qui che incontra un giocatore di weiqi e una misteriosa ragazza con una mantella rossa. Il mattino dopo, le identità dei due uomini si invertiranno: chiaro riferimento all’antico e noto racconto Zhuangzi sognò di essere una farfalla.

Yingtao, Ciliegia, narra la storia di un pigro postino e del suo incontro con Bai Yingtao, una ragazza che ogni giorno, in ospedale, gli chiede se vi sono lettere dalla madre. I due finiscono con l’innamorarsi e il postino le lascerà come regalo un suo fazzoletto, che lo aiuterà a venire a conoscenza di una triste e inquietante realtà.

Ne Il cibo dell’angelo, un sedicente angelo giunge in un villaggio colpito dalla carestia, portando con sé una grande quantità di riso e una misteriosa giara di terracotta, in cui raccogliere le lacrime degli abitanti. Ma quel popolo, stremato dalla fame e dal dolore, non riesce più a provare sentimenti, né a piangere…

Dite che sono andato via con la gru bianca è il più triste, crudele e – a mio avviso – il più bello di tutti i racconti. Un vecchio uomo, attende sotto un albero di noce la venuta della gru bianca, simbolo della purezza taoista. Per vederla deve però andare incontro alla morte: è per questo che chiederà ai due nipotini di aiutarlo nello scavargli una buca…

Anche Il bambino gigante ha una trama piuttosto inquietante: questo bambino, dalle dimensioni più grandi del normale e dall’animo pieno di rabbia e ferocia, è nato da una donna dal volto mostruoso grazie a un decotto di erbe datole da un medico.

Lo spirito del fiume, infine, narra la storia di una strana bambina che viene spesso isolata e derisa dai suoi amici per il suo credere nell’esistenza di uno spirito del fiume, che la porta a recarsi lì ogni giorno ad aspettarlo, senza preoccuparsi del sole cocente o della pioggia torrenziale.

La raccolta è arricchita dalla prefazione molto esaustiva e approfondita di Rosa Lombardi, in cui, oltre a svolgere un’analisi dei temi affrontati dall’autore, ci fa un’introduzione della letteratura fantastica in Cina, della concezione del soprannaturale, e di come questa si sia sviluppata negli anni.

Una scrittura semplice ed elegante

Ho apprezzato molto questa raccolta: la scrittura di Su Tong – che già avevo conosciuto con la lettura di Vite di donne, qui – è caratterizzata da un’elegante semplicità, non ostenta ricercatezza ma non sfocia mai nel banale, e riesce sempre a catturare il lettore.

Il soprannaturale è presente ma non dominante, creando così dei racconti equilibrati, scorrevoli, ma che possiedono a loro modo quell’atmosfera magica e misteriosa tipica dei racconti fantastici.

Non posso quindi che consigliarvi questa lettura.


Dettagli libro

Titolo: Racconti fantastici
Autore: Su Tong
Editore: Elliot Edizioni
Pagg.: 121
Prezzo: 12,32
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