2 In Cina e Giappone in Libri/ Recensione

Red Girls, la storia di tre generazioni di donne

Rieccomi, per l’ultima volta, a parlarvi di Red Girls (chi mi segue su IG avrà visto la miriade di stories fatte sull’argomento, che trovate sempre in evidenza sul mio profilo).

Red Girls è stato il libro che abbiamo condiviso con il gruppo di lettura per la rubrica #cinaegiapponeinlibri di agosto, una lettura leggera, scorrevole, che sicuramente invoglia il lettore a conoscerne il finale.

Pubblicato per la prima volta nel 2006 e arrivato in Italia nel 2019 per Edizioni e/o, Red Girls è il primo romanzo tradotto in italiano di Sakuraba Kazuki, autrice molto famosa in Giappone, e per il quale nel suo paese si è guadagnata il Mystery Writers of Japan Award.

Si tratta di una saga familiare autoconclusiva che narra la storia di tre generazioni di donne, partendo dall’anno 1953 fino ai giorni nostri.

Sakuraba Kazuki
Foto dal web

Volevo parlare di una famiglia che ripercorre le sue radici di emigrati, che prospera nella nuova terra, che quando l’economia del suo Paese va a gonfie vele vive in pace ma che quando nuvole grigie incombono sul futuro cade in rovina insieme a lui… Una famiglia che incarnasse a tutti gli effetti il destino del proprio paese.

1953-1975: Man’yō

La prima storia che ci viene narrata è quella di Man’yō: viene cresciuta dalla famiglia Tada nel villaggio Benimidori, dove, in alto sulle montagne, troneggia la dimora rossa della famiglia Akakuchiba, quella dei Rossi di sopra, una famiglia ricca e proprietaria della fruttuosa fonderia del villaggio. A questa si contrappone la famiglia Kurobishi, quella dei Neri di sotto, costruttori navali arricchitisi nel dopoguerra e in perenne conflitto con gli Akakuchiba.

Man’yō è diversa dagli altri bambini: oltre a non essere in grado di imparare a leggere e a scrivere, è una chiaroveggente, e fin da piccola riesce a vedere e conoscere eventi che, in un futuro più o meno prossimo, finiranno per verificarsi.

Il suo destino viene stravolto quando viene presa in sposa da Yōji, erede degli Akakuchiba, che la porterà a vivere con sé in quella casa maestosa in cui a dettare legge è la madre Tatsu.

La chiaroveggenza di Man’yō la porterà a prevedere eventi che cambieranno e non poco la sua vita, i suoi atteggiamenti verso i propri figli, e riesce a colmare l’intera prima parte di una magia e di un fascino soprannaturale inseriti alla perfezione.

1979-1998: Kemari

Dal matrimonio fra Man’yō e Yōji nasceranno quattro figli: Namida, Kemari, Kaban e Kodoku.

La seconda parte del romanzo è dedicata alla secondogenita Kemari che, con la morte prematura del fratello Namida, sarà costretta a sposarsi e tenere le redini della famiglia.

Fin da piccola ribelle e teppista, Kemari darà vita, insieme alle sue coetanee, alla squadra delle Iron Girls, un gruppo di motocicliste parte di un movimento molto in voga fra gli anni ‘80 e ‘90.

Kemari è infatti una donna forte, prepotente, oltre che attraente: con la sua gonna lunga e i capelli sempre legati con un emblematico fiocco rosso, è una vera e propria leader nella sua squadra, e viene temuta e rispettata ovunque lei vada.

Quando il fratello Namida perde la vita durante una gita in montagna, e in seguito anche alla morte di una delle sue più fedeli compagne per cause non molto chiare, Kemari deciderà finalmente di porre fine a quello stile di vita, e si rifugerà nel disegno e nella creazione di manga, diventando così una delle mangaka più popolari del tempo.

In seguito al suo matrimonio combinato nascerà Tōko, la voce narrante dell’intera storia e, come vedremo, completamente diversa dalla madre.

2000- futuro…: Tōko

Tōko è la terza e ultima donna di cui conosceremo la storia. È lei che decide di narrarcela, in seguito alla morte della nonna Man’yō, che da sempre si è presa cura di lei, e al segreto che le ha confidato prima di lasciare questo mondo: nella sua vita ha ucciso una persona.

Con le indagini condotte da Tōko e dal suo fidanzato, il romanzo assumerà forma e caratteristiche di un giallo: la ricerca di indizi, di persone, il viaggio indietro nel tempo per cercare di ricostruire gli eventi salienti della vita della nonna non lasceranno dubbio alcuno sul mistero da svelare.

Una storia coinvolgente

L’intera storia risulta di per sé molto coinvolgente: tanti sono gli eventi, e ancora di più i personaggi che incontreremo nelle 400 e passa pagine di questo libro e che riusciranno a far salire la curiosità del lettore alle stelle.

Un’altra caratteristica fondamentale è la contestualizzazione degli eventi: dall’occidentalizzazione del dopoguerra alla crisi economica degli anni ‘70, dall’urbanizzazione del paese alla bolla economica…

Tre diversi stili


Ognuna delle tre parti presenta poi un registro narrativo diverso, creando così atmosfere diverse l’una dall’altra.


La prima parte voleva ricordare un romanzo storico, la seconda uno shōjo manga e la terza un racconto mistery per ragazzi.

È quanto dichiara l’autrice nella postfazione al romanzo, che lei stessa afferma di aver scritto su suggerimento del suo editore che le chiedeva un capolavoro, che narrasse la storia di tre generazioni di donne, e che non mancasse di ripercorrere con esse i dovuti riferimenti storici.

Sakuraba riesce nell’intento, mettendoci il suo, scegliendo lei stessa come suddividerlo, dove ambientarlo, e che ruolo dare a ognuna delle tre donne.

C’è un però: personalmente, non ho molto apprezzato il linguaggio e lo stile con cui viene narrata la seconda parte, né tantomeno la sua protagonista Kemari.

La mia è solo una considerazione personale, non voglio togliere nulla alla grandezza del libro in sé. Non metto in dubbio che probabilmente la mia sia una mancanza dovuta al fatto che non amo i manga, e che quindi qualcun altro potrebbe pensarla in maniera del tutto diversa.

Mi dispiace solo che questo abbia condizionato il mio giudizio finale sul romanzo, che non sono riuscita ad apprezzare a pieno, e di cui però insisto a elogiare la prima e la terza parte, dove l’autrice ha colpito nel segno: c’è la magia, c’è la storia, c’è il mistero, e il tutto riesce a far provare una profonda empatia con le protagoniste, nonché un grande coinvolgimento con la narrazione.

Un libro per diversi tipi di lettori

In generale, non mi sento di sconsigliarne la lettura, anzi: è un romanzo che potrebbe adattarsi a lettori dai gusti più variegati, in quanto crea un mix fra realismo magico, vicissitudini familiari, manga, misteri da giallo, e non dimentica di contestualizzare il tutto nel lungo periodo in cui le vicende si svolgono.

Ovviamente, se qualcuno di voi lo ha già letto e la pensa diversamente, fatemi un fischio! Sono curiosa di confrontarmi con voi e conoscere le vostre opinioni 🙂

Dettagli libro

Titolo: Red Girls. La leggenda della famiglia Akakuchiba
Autrice: Sakuraba Kazuki
Editore: Edizioni e/o
Prezzo: 18,20
Link Amazon

  • Libri per vivere
    Settembre 24, 2020 at 8:17 pm

    Curiosa questa cosa dei tre generi narrativi!
    Come ti dicevo su Ig, ho questo libro in ebook e la mole mi spaventa un po’ (menomale che con l’ebook mi accorgo di meno della lunghezza dei libri), però sono davvero incuriosita da questa saga familiare. Sicuramente la parte di romanzo storico e di mistery è nelle mie corde, per quanto riguarda lo shojo in passato ho letto qualche manga, chissà se apprezzerò la seconda storia…

    • ross.parliamone
      Settembre 26, 2020 at 5:01 pm

      La storia in sé è abbastanza scorrevole perché gli eventi sono tanti, quindi riesce a coinvolgere il lettore (a parte la storia di Kemari, dove ho odiato la protagonista 😂). Quindi potresti provarci, sarei curiosa di conoscere il tuo parere 😊