In Collaborazione/ Narrativa italiana/ Recensione

Processo a Babbo Natale: per ricordarci del diritto di sognare

Si può accusare Babbo Natale?

Pensateci bene: Babbo Natale è colui che dice di fare l’intero giro del mondo in una notte, su una slitta trainata da renne, portando con sé il peso di pacchi per tutti i bambini del mondo… non è forse questa un’immensa bugia, non si può forse parlare di abuso della credulità popolare?

Per non parlare del fatto che la guida di questa slitta avvenga in piena notte, senza segnalazioni né radar, e che costituisca insieme a questo un pericolo anche il “lancio” dei suddetti regali in volo.

Ma poi chi è davvero questo strambo personaggio chiamato con nomi diversi nei diversi paesi del mondo, e le cui origini appaiono a loro volta discutibili?

Processo a Babbo Natale, parte della collanaProcessi immaginari” della casa editrice Le Lucerne – realizzata in collaborazione con il Festival di Diritto e Letteratura “Città di Palmi” –, nasce dall’idea di un processo ai danni di uno dei personaggi più famosi della cultura mondiale.

Con tanto di capi di imputazione, accusa e difesa, il processo all’omone vestito di rosso si conclude con una sentenza in rima, che chiude il tutto con la giusta dose di allegria e, soprattutto, rende ancor di più lo spirito del periodo.

Una chicca perfetta per le grigie giornate invernali, un libro a tema diverso dal solito, che vi farà sorridere e tornare un po’ bambini, e che ha come fine ultimo quello di trasmettere un messaggio importante, che spesso noi adulti finiamo per dimenticare: l’importanza di un diritto fondamentale per tutti, che è quello di sognare.

Dettagli libro

Titolo: Processo a Babbo Natale. Il diritto di sognare
Autori: Jacopo Pensa, Antonio Salvati, Mimma Sprizzi
Editore: Le Lucerne Edizioni
Pagg.: 96
Prezzo: 11€
Qui su Amazon