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No planet B: Guida pratica per salvare il nostro mondo

12 miliardi di persone avvedute potrebbero vivere bene sul pianeta Terra, mentre un miliardo di persone scapestrate non ci riuscirebbe.


Vi aspettavate che il riso è fra gli alimenti meno sostenibili?

Conoscevate la proporzione fra quanto produciamo e quanto effettivamente avremmo bisogno?

Sapevate che l’acidificazione degli oceani è grave quanto il cambiamento climatico?

L’acidificazione degli oceani riduce la capacità delle forme di vita marina di creare gusci e scheletri. Ogni specie che subisce gli effetti dell’acidificazione li trasmette a tutte le specie che se ne cibano.

Dati reali, spiegazioni articolate, possibili soluzioni ai problemi che viviamo ogni giorno ma di cui spesso neanche ci accorgiamo, è quanto ci offre il professore e autore Mike Berners-Lee nel saggio No planet B: Guida pratica per salvare il nostro mondo, pubblicato in Italia da Il Saggiatore.

Il saggio è suddiviso in nove capitoli, ognuno dedicato a un diverso argomento: cibo, clima, energia, trasporti, lavoro; e in ognuno di essi, dopo aver fornito un quadro abbastanza dettagliato sulla situazione attuale, ci fornisce, come ho accennato prima, quelle che potrebbero essere delle vie alternative per ovviare al problema, con tanto di pro e contro.

Il capitolo sul cibo e quello sull’energia sono stati i più interessanti e – a mio parere – anche i più accurati: sono venuta a conoscenza di cose a cui mai avrei pensato, o semplicemente sono riuscita a fare chiarezza su alcuni punti di cui avevo solo una conoscenza generica.

Interessantissimi, per esempio, i dati sul cibo di cui abbiamo bisogno, espressi in calorie e in proteine, e quello che produciamo: è davvero angosciante pensare a quanto ne venga sprecato perché perso nella coltivazione, nella lavorazione, o semplicemente, buttato da noi stessi nel cesto dell’immondizia perché andato a male. E ancora più angosciante è il fatto che “un miliardo di persone non riceve le sostanze nutritive necessarie per mantenersi in salute, mentre due miliardi consumano troppe calorie.”

L’animale da fattoria medio converte soltanto il 10 per cento delle calorie che assume in carne e latticini.


I raccolti commestibili per l’uomo con cui li alimentiamo (gli animali) ammontano a oltre tre quarti del fabbisogno calorico dell’intera popolazione umana.
Non possiamo consumare erba e foraggio, ma una parte del suolo che oggi si riserva alla loro coltivazione potrebbe essere usata per colture commestibili, mentre un’altra porzione di ciò che resta potrebbe trovare un impiego molto utile se la si destinasse alla biodiversità.

L’unica pecca l’ho trovata negli ultimi capitoli: pur offrendo spunti interessanti su cui riflettere e approfondire, le argomentazioni risultano un po’ più superficiali e/o si limitano a parlare di cose di conoscenza comune.

In linea di massima, penso che sia un saggio utilissimo per avere un’infarinatura su ciò che accade ogni giorno, su ciò che noi stessi facciamo, senza rendercene conto. E soprattutto, è una lettura perfetta per sensibilizzare ed essere consapevoli: si parla tanto di problema ambientale, ma non è mai troppo, non è mai abbastanza.

E soprattutto, senza troppi giri di parole, non abbiamo un “pianeta B” in cui rifugiarci se le cose dovessero andare peggiorando, e se anche ci fosse, ci vorrebbero intorno ai 40 anni per “traslocare”.

Ne varrebbe la pena?

Dettagli libro

Titolo: No Planet B
Autore: Mike Berners-Lee
Editore: Il Saggiatore
Pagg.: 336
Prezzo: 20,90
Link Amazon

  • Libri per vivere
    Ottobre 20, 2020 at 10:31 pm

    Ciao Ross, grazie per aver parlato di questo libro! Le tematiche mi interessavano già, ma siccome non ho mai letto nulla sul tema, avevo paura che non facesse per me. Anche solo sapere come è organizzato il libro, ossia in capitoli tematici, e sapere che non è così tecnico per me è incoraggiante 🙂

    • ross.parliamone
      Ottobre 21, 2020 at 7:49 am

      Te lo consiglio per avere una conoscenza più approfondita per quanto riguardo cibo e sprechi, energia, ed economia. È stato molto interessante! 🙂