Jerusalem’s Lot
Lo scrittore Ben Mears arriva a Jerusalem’s Lot, nel Maine, per scrivere il suo nuovo romanzo, che ha come soggetto quell’abitazione maestosa e imponente, “l’idolo” che sovrasta e sorveglia la città: Casa Marsten.
Proprio nello stesso periodo, giungono nella cittadina due misteriosi personaggi, Barlow e Straker, vanno a vivere proprio in quella casa dall’oscuro passato.
Dal loro arrivo cominciano a verificarsi strane sparizioni, che destano l’attenzione di tutta la città, come spesso accade negli ambienti di provincia.
Il Male veglia su ‘salem’s Lot. Quella che sembrava essere una tranquilla cittadina di provincia si trasforma pian piano in una città fantasma, dove la paura e il pericolo sono dietro l’angolo.
A tentare di debellare la maledizione saranno i protagonisti Ben, la neo fidanzata Susan, il professore di liceo Matt Burke, il dottor Jimmy Cody, padre Callahan e il dodicenne Mark Petrie. Tutti hanno in qualche modo avuto a che fare con il Male: tutti loro ci credono, eppure nessuno riesce a pronunciare il suo nome. Vampiri.
Chiari riferimenti a Bram Stoker
Quello che Stephen King va a creare è un vero e proprio omaggio al precursore delle storie sui non-morti, Bram Stoker, spostandosi dall’Inghilterra ottocentesca alla campagna del Maine degli anni ‘70.
Non mancano le tipiche caratteristiche dei vampiri, paletti di legno, aglio, paura della luce, né diversi riferimenti a Dracula – il che non è necessariamente una cosa positiva, o almeno non lo è stato per me, in quanto rendono prevedibile la storia.
Pro e contro
Se nella parte iniziale viene posta molta enfasi su Casa Marsten e gli orrori del suo passato, quasi come se fosse intorno a essa che ruota la storia, a un certo punto il focus cambia, per concentrarsi sui due nuovi arrivati in città e sulle loro malefatte. Casa Marsten rimane lì, sullo sfondo, a osservare minacciosa. Ma appunto, sullo sfondo.
Jerusalem’s Lot ci viene presentata attraverso il trascorrere delle giornate dei personaggi – principali e non – della storia. Cosa che ho molto apprezzato, perché permette di avere un quadro più ampio del contesto. Peccato però che il destino di alcuni di loro venga affrontato nel finale in maniera un po’ frettolosa, arronzata. Quasi come se volesse tagliar corto.
In questa edizione sono presenti poi introduzione e postfazione dell’autore, e due racconti che rappresentano sequel e prequel della vicenda – Il bicchiere della staffa e Jerusalem’s Lot: molto interessanti (e inquietanti) per capire il prima e il dopo della cittadina del Maine.
Insomma, la lettura di questo libro ha avuto i suoi pro e i suoi contro. Non è stata la lettura della vita, ma nemmeno da bocciare del tutto. Mi dispiace solo aver avuto, forse, aspettative troppo alte.
Dettagli libro
Titolo: Le notti di Salem
Autore: Stephen King
Traduzione: Tullio Dobner
Editore: Sperling & Kupfer
Pagg: 656
Prezzo: 12.90
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