In Cina e Giappone in Libri/ Gotici e horror/ Recensione

L’anulare: mistero e inquietudine nel racconto di Yōko Ogawa

Nel misterioso laboratorio sotterraneo del signor Deshimaru si producono “esemplari” di ogni tipo di oggetto: il cliente vi si reca con l’oggetto da cui vuole separarsi, che vuole per qualche motivo dimenticare, e questo viene incapsulato in una piccolissima provetta di vetro per essere poi conservato in un magazzino.

Visto da fuori, con il suo aspetto fatiscente, senza alcuna insegna, l’edificio che lo ospita, un ex dormitorio femminile, non dice nulla su quanto avviene all’interno, eppure viene sempre trovato da chi ne ha bisogno.

A parlarcene è la giovane donna, di cui non conosciamo il nome, che diventa assistente di Deshimaru. In seguito a un incidente nella fabbrica di bibite dove lavorava che le ha provocato una ferita all’anulare, decide di cambiare lavoro e di recarsi lì.

L’atmosfera che si respira all’interno della sua nuova sede di lavoro è opprimente, così come sembra esserlo la relazione che intraprende con Deshimaru, il quale le regala un paio di scarpe che lei non avrà più il coraggio di togliersi.

Qualcosa di misterioso e insolito avviene in quel laboratorio a cui solo Deshimaru ha accesso, eppure la narratrice non sembra mostrarsi spaventata: pur riconoscendo in qualche modo l’ambiguità di quel luogo, non decide di andarsene. Qualcosa la trattiene.

La sua personalità sembra non avere nulla di distintivo, la sua volontà sembra, pian piano, assecondare sempre più quella del suo datore di lavoro. Fare di quell’anulare amputato un esemplare, può aiutarla a sentirsi, in qualche modo, “libera”?

In sole 103 pagine l’autrice Yōko Ogawa crea un racconto lungo enigmatico, intriso di angoscia. Nonostante la sua brevità, quella “strana” atmosfera evocata dall’autrice si evince fin dalla prima pagina: è proprio il suo essere breve, concentrato, privo di qualsivoglia artificio letterario, a fare de L’anulare un racconto di impatto, che genera nel lettore la voglia di capire e allo stesso tempo l’ansia di farlo.

È un racconto che non si può non leggere tutto d’un fiato, restando lì in attesa di un qualcosa, di una svolta improvvisa che faccia “svegliare” la protagonista; ma, venendo questa a mancare, lascia a lettura ultimata un senso di malinconia e forte inquietudine.

Consigliato? Sì.

Dettagli libro

Titolo: L’anulare
Autrice: Yōko Ogawa
Editore: Adelphi Edizioni
Traduzione: Cristiana Ceci
Pagg.: 103
Prezzo: 10€ 

L’edizione in foto fa parte della collana “La grande letteratura giapponese” in edicola da maggio 2021 con il Corriere della Sera.