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Lampi: le donne ai margini di Hayashi Fumiko

Inazuma, Lampi, scritto nel 1936, segue le vicende di una famiglia particolare: quella delle tre sorelle Nuiko, Mitsuko e Kiyoko, del fratello Kasuke e della madre Osei. Fratelli e sorelle che però in comune hanno poco, essendo nati da padri diversi, cosa che li porta ad avere tra loro litigi continui.

Nuiko, noncurante dei sentimenti né delle opinioni altrui, passa da un amante all’altro; Mitsuko, al contrario, appare come vittima di un matrimonio infelice, basato su apparenze e ipocrisia.

E poi c’è la figura di Kiyoko, la sorella minore, giovane donna il cui volto è deturpato da una cicatrice al labbro. A differenza delle altre, non si rassegna a quella sorte che la vuole moglie di un uomo che non conosce, non apprezza, non ama, rifiutando così il pretendente che era stato scelto per lei. Riuscirà da sola a farsi strada, o questa le sarà preclusa dal suo difetto, o ancora dalle limitate possibilità economiche?

Costituito da capitoli brevi, che ben scandiscono la quotidianità dei personaggi principali, Lampi si configura come una critica alle convenzioni sociali insite nel sistema della famiglia del tempo: matrimoni combinati, che ambiscono meramente ad “elevare” la donna allo status di moglie, non possono che generare una struttura familiare che nasconde lacune e debolezze, incapace di offrire quella serenità a cui si aspirerebbe.

Da shiseiji, figlia illegittima, l’autrice fa proprio il tema in questo breve romanzo, mettendo in luce quanto difficile sia portare avanti una famiglia sfaldata, le cui fondamenta sono incrinate dall’invidia e dall’odio.

Dopo il successo della pubblicazione di Hōrōki (Diario di una vagabonda, 1928), Hayashi Fumiko stabilisce la propria reputazione come voce di quelle donne ai margini della società, ed è quanto si propone anche in Lampi, in cui a parlare sono donne dalle umili origini che, comunque, cercano di trovare la propria rivalsa, la propria strada verso l’indipendenza.

È un romanzo molto breve, e di cui mi ha colpito la dettagliata quotidinianità che ne emerge. Una quotidianità fatta di persone e luoghi che si contrappongono – come ben illustrato dalla traduttrice Paola Scrolavezza nella prefazione – di ambizioni stroncate dalle difficoltà della vita, di nuove strade che attendono di essere percorse, nel bene e nel male.

Ammetto che mi aspettavo un focus maggiore sulla figura di Kiyoko, non permessa, forse, dalla brevità del lilbro. Rimane comunque un romanzo valido, una riflessione su quel frammento della società solitamente non considerato nella letteratura – soprattutto femminile –, un realistico spaccato del tempo.

Dettagli libro

Titolo: Lampi
Autrice: Hayashi Fumiko
Traduzione: Paola Scrolavezza
Editore: Marsilio
Pagg.: 226
Prezzo: 15€