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La donna dalla gonna viola, Premio Akutagawa 2019

Dalle mie parti vive una signora che tutti chiamano “la donna dalla gonna viola”, perché indossa sempre una gonna di quel colore.

La donna dalla gonna viola e la donna dal cardigan giallo

La donna della gonna viola siede ogni giorno al parco, su quella panchina che sembra essere riservata a lei, per consumare il suo cornetto alla crema e sfogliare gli annunci di lavoro sul giornale.

La donna dalla gonna viola non parla con nessuno, neanche con i ragazzini che come sfida le toccano una spalla o la salutano, e non si accorge che, qualsiasi cosa faccia, c’è qualcuno che la osserva: la donna dal cardigan giallo.

È lei, infatti, a raccontarci la sua storia, la sua vita, da osservatore esterno. È lei a lasciare lì un giornale con tanto di annunci già evidenziati, perché le saltino all’occhio. Ma chi sono queste due donne, e cos’hanno in comune?

Hino Mayumi è il nome della misteriosa donna. E la sua osservatrice, nonché narratrice della storia, si chiama Gondō: tutto ciò che lei vuole, è diventare amica di quella donna così solitaria e cupa.

Le loro vite si incroceranno quando Mayumi verrà assunta dalla ditta di pulizie di un albergo, in cui lavora anche Gondō: da persona silenziosa e trascurata quale era, Mayumi non ci mette molto a imparare il suo lavoro e ad adattarsi all’ambiente, diventando ben presto conosciuta e stimata dalle sue colleghe e dal suo capo.

Questa stabilità, però, non durerà a lungo, e la vita delle due donne sarà destinata a cambiare totalmente…

Vincitore del Premio Akutagawa 2019, uno dei più prestigiosi premi letterari giapponesi, e pubblicato in Italia a marzo 2021 da Salani, La donna dalla gonna viola è la storia di un’ossessione, ma non come la immagineremmo noi, in quanto non è mai esistita una relazione tra le due donne. È una storia che lascia trapelare quanto la solitudine possa portare a compiere azioni inquietanti per il solo scopo di essere visti.

Descrizioni che aumentano la suspense

L’autrice Imamura Natsuko, nel descrivere minuziosamente la routine di Mayumi e i rapporti che instaura con le sue colleghe, attraverso la voce di Gondō, pur risultando a tratti un po’ ripetitiva, non cade nel noioso o nel banale: alcune caratteristiche della donna ci appaiono quasi surreali, altre apparentemente comiche, ma celano dietro di sé un che di sinistro, di molto più profondo e cupo di ciò che sembra.

Accresce così pagina dopo pagina la curiosità di conoscere la sorte delle due protagoniste, di sapere se Gondō riuscirà ad affrontare una volta per tutte Mayumi, a diventare sua amica, come spesso fantastica di fare; e, ancor di più, il lettore stesso non potrà fare a meno di voler conoscere la donna dalla gonna viola, di capire cos’abbia concretamente di diverso, cosa riesce a farla risultare al centro dell’attenzione anche quando è proprio lei la prima a non badare più di tanto a se stessa.

Nonostante più della metà del libro sia concentrato appunto su quella relazione platonica e unilaterale fra le due donne, il finale appare al contrario piuttosto affrettato: tutta la suspense generata durante la narrazione sembra a un tratto venir forzatamente stroncata.


Nel complesso è un libro coinvolgente, che fa stare con il fiato sospeso fino alla fine… è stato quindi un peccato, per me, non trovare il finale all’altezza delle aspettative nate durante la lettura.

Dettagli libro

Titolo: La donna dalla gonna viola
Autrice: Imamura Natsuko
Editore: Salani Editore
Pagg.: 160
Prezzo: 14,90 €
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