Quella cicala dell’ottavo giorno avrebbe la possibilità di vedere cose che tutte le altre non hanno potuto vedere. Certo, forse alcune di quelle cose avrebbe preferito non vederle mai, ma altre, non così orribili, potranno darle almeno un po’ di gioia.
Nonomiya Kiwako nella sua vita ha commesso due errori imperdonabili. Il primo, essersi innamorata di un uomo sposato, Akiyama Takehiro; il secondo, rapire sua figlia, Erina, e darsi alla fuga.
Cosa ha potuto portare una giovane donna come tutte le altre, a un gesto così folle, così disperato?
La relazione con il suo collega Takehiro andava avanti da un po’, grazie alle ripetute promesse di lui che avrebbe lasciato la moglie per costruirsi una vita con lei. Quando Kiwako rimane incinta, però, Takehiro la convince a non tenere il bambino: è troppo presto, magari in futuro.
In fuga con la piccola di soli sei mesi Kiwako si rifugia nella “Casa degli Angeli”, sede di una setta religiosa in cui spera di poter lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare. Ma questa soluzione sarà solo temporanea: la sua fuga non si ferma qui…
A circa metà della narrazione, cambia il punto di vista: stavolta a raccontarci i fatti è quella bambina, ormai donna, Erina, che sembra compiere gli stessi errori della madre: anche lei inizia una relazione con un uomo sposato…
La cicala dell’ottavo giorno, romanzo di grande successo dell’autrice Kakuta Mitsuyo pubblicato in Italia da Neri Pozza nel 2014, contiene due parti, più un epilogo finale.
Nella prima parte conosciamo Kiwako, la vediamo cercare il proprio posto in un mondo che finora l’ha fatta sentire estranea, portandola a compiere un gesto irreparabile. La vediamo sola, impaurita; per quanto grave sia ciò che ha fatto, non si riesce a non empatizzare con lei.
Nella seconda, invece, conosciamo Erina, la sua difficoltà nell’integrarsi in quella famiglia che non sente sua, la sua ricerca della verità su quella donna che fino a quattro anni aveva chiamato mamma, il suo tentativo di non cadere negli stessi errori: alcune coincidenze risultano pertanto irrealistiche, e alcune riflessioni, secondo me, un po’ ripetitive e prolisse.
Ho apprezzato molto la prima parte del romanzo, un po’ meno la seconda ma, nel complesso, la trama avvincente e i temi attuali che vengono toccati – la maternità e l’importanza della famiglia da un lato, la solitudine e l’emarginazione dall’altro – la rendono una storia forte, che vale la pena di esser letta.
Dettagli libro
Titolo: La cicala dell’ottavo giorno
Autrice: Kakuta Mitsuyo
Editore: Neri Pozza
Pagg.: 398
Prezzo: 18€
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