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Il sole delle otto del mattino: la Rivoluzione Culturale dagli occhi di una bambina

La trama

Leilei è solo una bambina quando, nel 1966, la Cina è sconvolta dai sanguinosi eventi del Grande Balzo in Avanti e della Rivoluzione Culturale.

Nata in Manciuria in una famiglia di intellettuali, con la madre attrice e il padre scrittore, all’improvviso, la piccola Leilei e il fratellino Jinfan, di appena tre anni, si ritrovano soli, in una casa fatiscente, costretti a badare a se stessi senza l’aiuto di nessuno.

Della famiglia felice in cui viveva, Leilei vedrà pian piano scomparire ognuno dei suoi membri. Vani saranno i suoi tentativi di cercare la madre, di chiedere aiuto ai parenti: persino questi, terrorizzati dalle violenze contro coloro che venivano etichettati come “controrivoluzionari”, si rifiutano di badare ai propri giovanissimi nipoti.

Ma la storia che ci racconta Hu Lanbo non si ferma qui, e con essa le difficoltà che Leilei si troverà ad affrontare.

Vissuta in un periodo in cui l’arte e la cultura non erano ben visti dal partito, Leilei, da studiosa e appassionata di letteratura quale era, si sente frustrata dal fatto che i libri stranieri siano, nel suo paese, messi al bando, e passerà intere notti in compagnia dei suoi autori preferiti, nascosta da tutti, per evitare dure punizioni.

La forza di una bambina

La sua determinazione, la forza insita in lei, emerge pagina dopo pagina: la vedremo, appena adolescente, prendere decisioni drastiche, rinunciare ai suoi sogni, schierarsi dalla parte dei più deboli e rifiutare quell’educazione parziale e mirata.

La sua non è per niente una vita facile: proprio quando sembra che le cose stiano andando finalmente per il verso giusto, ecco che un qualche tragico evento incombe e stravolge tutto. A soli diciotto anni Leilei avrà sperimentato cosa significa dover badare a se stessa, dire addio alle persone care, trovarsi sola, improvvisamente abbandonata da chi, un tempo, aveva amato così tanto.

Hu Lanbo, scrittrice e fondatrice, nel 2001, della rivista Cina in Italia, ne Il sole delle otto del mattino, suo secondo romanzo, ci racconta la vita di una giovane donna che è anche la sua, perché molti sono gli elementi autobiografici. Ci racconta la vita di una donna cinese che è la vita di migliaia, milioni di suoi compaesani, perché in molti si ritrovarono a vivere in condizioni simili, se non peggiori, a quelle della piccola Leilei.

Stile e scrittura

Con una scrittura semplice, diretta, senza giri di parole, l’autrice ci fa immergere a pieno nella narrazione dei fatti, che risulterà così chiara, lineare, coinvolgente.

Nonostante le sue 450 pagine ho terminato questa lettura in pochi giorni: tanta era la curiosità di conoscere il destino della protagonista, tanta era la voglia di aspettare, insieme a lei, l’arrivo di giorni migliori.

E sebbene il finale rimanga per certi versi “sospeso”, risulterà ben chiaro, alla fine, quanto la piccola Leilei sia cresciuta, quanto sia diventata consapevole di se stessa, dei suoi bisogni, dei suoi desideri.

Lettura caldamente consigliata.

Dettagli libro

Titolo: Il sole delle otto del mattino
Autrice: Hu Lanbo
Editore: Cina in Italia
Pagg.: 456
Prezzo: 18,90€
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