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Il paese dei desideri. Il ricordo di Hiroshima – Hara Tamiki

Acqua per favore.”

Parole così semplici ma così indelebili. Parole uscite dalla bocca di chi, quel 6 agosto 1945, a stento riusciva a respirare, col corpo colmo di ustioni, con quella luce accecante negli occhi.

Parole che Hara Tamiki (1905-1951) non riesce a dimenticare. Che nessuno, fra i sopravvissuti, può dimenticare.

Essere un sopravvissuto, un hibakusha, ha causato nell’autore, come in tutte quelle persone nella sua stessa condizione, senso di colpa e spaesamento: perdere tutto, all’improvviso, non poter far nulla.

Sono queste le sensazioni descritte nei racconti de “Il paese dei desideri”: non una trama, non un intreccio. Solo un avvicendarsi di sensazioni, di pensieri, di sogni. Frammenti di ciò che è stato e ciò che è oggi, ricordi di persone incontrate e riviste per accertarsi che stessero bene, o peggio non riviste mai più.

Se in “L’ultima estate di Hiroshima” (recensione qui) l’autore ci narra il prima, il durante e il dopo il disastro, attraverso una narrazione concreta fatta di eventi ed emozioni, ciò che troviamo in questi racconti è un resoconto del dopoguerra da una prospettiva astratta, confusa, frammentaria: un resoconto fatto di sensazioni, di disperazione, di consapevolezza. Cosa sarà dei sopravvissuti? Cosa sarà delle generazioni future?

Edito da Atmosphere Libri, il volume è arricchito dalla prefazione di Kenzaburō Ōe “Da Hara Tamiki ai giovani” e da una preziosa introduzione sull’autore e sulla letteratura dell’atomica della traduttrice Gala Maria Follaco.

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Dettagli libro:

Titolo: Il paese dei desideri. Il ricordo di Hiroshima
Autore: Hara Tamiki
Traduzione: Gala Maria Follaco
Editore: Atmosphere Libri
Pagg.: 240
Prezzo: 16,00 € (cartaceo)
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