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Femminismo interrotto: il manifesto femminista di Lola Olufemi

“Sono stata una lettrice accanita. Femminismo nero, femminismo liberale, femminismo marxista, femminismo anarchico, ecofemminismo. Il femminismo mi ha aperto un mondo. Ci ho guardato dentro e ho trovato intellettuali e attivisti in conflitto, tutte a dire la propria su come dovrebbero andare le cose. Questo, in modo forse più significativo, mi ha liberato dal desiderio di con formarmi alla realtà intorno a me; il femminismo mi ha permesso di essere ribelle, il tipo sbagliato di donna, diversa. Ci ho messo del tempo per capire che la vera emancipazione consiste nell’estendere questa scoperta della libertà oltre me stessa. Solo perché per certi versi io mi sentivo più libera, non voleva dire che lo fossi realmente.”

Il femminismo di cui Lola Olufemi ci parla in Femminismo interrotto, pubblicato in Italia a maggio 2021 da Giulio Perrone Editore, non è il femminismo mainstream, quello che oggi fa tendenza, quel femminismo liberale che si preoccupa di dinamiche importanti, sì, ma che non comprende né tocca problematiche radicate, profonde, che vengono spesso dimenticate.

Donne con difficoltà economiche, che non possono permettersi un’assistenza sanitaria appropriata o un pasto decente in tavola; donne nere, con richieste e necessità urgenti, che non vengono considerate; donne trans, ancora viste con occhi diversi e nel più dei casi emarginate; donne musulmane, vittime di stereotipi che non prevedono però alcuna soluzione; s3x workers penalizzate per il loro lavoro, senza pensare alle conseguenze che la pena possa comportare, nel concreto, sulle loro vite.

La consumistica promessa di successo offerta dal femminismo neoliberale è falsa e superficiale: è pensata solo per coloro che possono accedervi.

Attraverso l’analisi di dati e ideologie, la Olufemi va a ricercare l’origine, le cause scatenanti di queste problematiche, proponendo soluzioni ben diverse da quelle che oggi vengono portate avanti: uno scardinamento di concetti quali capitalismo, razza e genere, una liberazione da quei limiti che lo Stato impone in quanto fautore di leggi che altro non fanno se non continuare a rinchiuderci in una società non inclusiva, non giusta. Un femminismo intersezionale.

Sebbene i dati a cui fa riferimento siano pertinenti al Regno Unito, non è difficile individuare le medesime dinamiche anche nella nostra di società. Il mondo auspicato dalla Olufemi potrebbe per alcuni apparire utopistico, ma non lo è, in realtà: solo iniziando a immaginare un mondo veramente libero, lo si potrà realizzare.

Vero e proprio manifesto femminista, Femminismo interrotto è ricco di spunti su cui riflettere e da approfondire. Ho particolarmente apprezzato i capitoli sulla giustizia riproduttiva, sull’arte come tramite di messaggi politici, sulle s3x workers e la necessità di depenalizzazione del loro lavoro.

Le idee espletate dalla Olufemi sono radicali, le sue parole, nella traduzione di Ilaria Saturnini, colme di determinazione, fermezza, rabbia. Lo consiglio a chi crede fermamente nella causa femminista, a chi è consapevole dei passi avanti compiuti finora, ma anche e soprattutto della lunga strada che ci aspetta.

Dettagli libro

Titolo: Femminismo interrotto
Autrice: Lola Olufemi
Editore: Giulio Perrone Editore
Pagg.: 207
Prezzo: €16.00
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