Quando apre gli occhi, Tamara si trova seduta su un divano in ecopelle di un appartamento di Via Padova, Milano. È l’appartamento abitato da Giulia e Guido, coppia di aspiranti intellettuali.
Nel buio e nel silenzio di quella stanza, fra mobili dell’IKEA e quadri di arte moderna, a tenerle compagnia saranno due donne, Maria e Barbara, le paladine dei programmi televisivi Mediaset.
Prendere loro come esempio la porta a credere nell’esistenza dell’amore vero, di un mondo perfetto o quasi, e quindi a dubitare di quelli che sono i reali sentimenti della coppia di coinquilini. Perché continuano a litigare? Perché discutono su cose futili come il caffè?
Tamara se ne sta sempre lì, immobile, a osservarli, a scrutarli.
Tamara è la bambola del sesso che Giulia ha regalato a Guido per il loro anniversario.
Una bambola in grado di provare emozioni, di sentire gli altri, e con la voglia disperata di poter condividere il suo mondo interiore, di sentirsi integrata e accettata.
Ne L’amore è un atto senza importanza, esordio di Lavinia Mannelli, a essere messe in dubbio sono proprio le emozioni umane: gli esseri umani che circondano Tamara sembrano non curarsi di nulla eccetto se stessi, ignorando e dando per scontata la sua presenza.
Guardando il mondo attraverso gli occhi della bambola, tutte quelle dinamiche quotidiane a cui eravamo abituati ci appaiono sotto una luce nuova, lasciandoci così percepire estraneità e distanza, insofferenza e apatia.
Quella di Lavinia Mannelli è una narrazione che dà molto spazio alle sensazioni visive e uditive, attraverso le quali trasporta il lettore in un mondo in cui si sentirà muto e impotente.
La freddezza, l’egoismo, l’indifferenza prendono il sopravvento sull’affetto, sull’amore.
Viene dunque da chiedersi: chi è davvero il robot?
Dettagli libro
Titolo: L’amore è un atto senza importanza
Autrice: Lavinia Mannelli
Editore: 66th and 2nd
Pagg.: 160
Prezzo: 15€
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